Lo sai come rigenerare il sistema immunitario in 72 ore? Il sistema immunitario viene generalmente frainteso, non solo dalle persone comuni, ma anche da molti professionisti della salute.
La maggior parte delle persone ricorre a vitamine sintetiche e a medicinali, spesso ignorando le alternative naturali, per affrontare un raffreddore e migliorare l’immunità, eppure il disagio non sembra risolversi.
Per le persone che hanno un sistema immunitario compromesso, ci sono molte opzioni naturali. Ora i ricercatori hanno scoperto qualcosa che potrebbe essere addirittura migliore per ripristinare e ricaricare il sistema immunitario. Un metodo gratuito, che si ritiene funzioni benissimo anche per le persone anziane.
Rigenerare il sistema immunitario in 72 ore.
Se molti cibi possono essere utili contro questa o quella patologia, il digiuno può rivelarsi l’alleato più potente per il nostro organismo: un’arma contro l’invecchiamento che consentirebbe di contrastare i danni al sistema immunitario causati dalla chemioterapia nei pazienti oncologici. Ma l’astinenza dal cibo indurrebbe addirittura la rigenerazione del sistema immunitario, risvegliando le cellule staminali dormienti e portandole a uno stato di auto rinnovamento. La ricerca è stata condotta dallo scienziato italiano Valter Longo e pubblicata su Cell Stem Cell.
Cellule rinnovate – Sia nei topi che in una sperimentazione sugli uomini di tipo 1, lunghi periodi trascorsi senza mangiare hanno abbassato il livello dei globuli bianchi. Ma, al momento della nutrizione queste ritornano. Nei topi, è stato provato che questi cicli hanno “innescato un cambiamento rigenerativo” modificando i percorsi di segnalazione delle cellule staminali ematopoietiche, responsabili della generazione del sangue e del sistema immunitario.
Cicli di digiuno monitorati – Valter Longo, direttore dell’Istituto di longevità della University of Southern California, spiega: “Per sei mesi abbiamo sottoposto i volontari a periodi di digiuno di quattro giorni al mese rendendoci conto che il sistema immunitario si libera delle delle cellule inutili, non necessarie, mentre è spinto a rimettere in azione in modo naturale, come nei momenti di nascita e crescita, le staminali capaci di assistere la rigenerazione”.
Contro invecchiamento e cancro – Nello specifico, il digiuno prolungato riduce l’enzima PKA, in precedenza l’équipe di Longo ha scoperto che ciò estende la longevità negli organismi semplici e che è stato collegato in altre ricerche alla regolazione dell’auto rinnovamento delle staminali e alla pluripotenza – ossia il potenziale di una cellula di svilupparsi in altri tipi di cellula. Il digiuno prolungato, inoltre abbassa i livelli del IGF-1, un ormone collegato a invecchiamento, progressione dei tumori e rischio di cancro.
Contrasta effetti chemio – Inoltre, il digiuno a intermittenza – o una terapia che ne imita gli effetti – protegge dalla tossicità della chemioterapia. Lo spiega Tanya Dorff, tra gli autori della ricerca: “Anche se salva vite, la chemio causa danni collaterali al sistema immunitario. Il risultato del nostro studio suggerisce che il digiuno può mitigarne alcuni”. (Fonte)
Perché bisogna digiunare prima e dopo la chemioterapia
Fonte Vivo in Salute
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