Lo psoas è un muscolo molto profondo, che collega la parte inferiore con la parte superiore del corpo. Forse non ci hai mai fatto caso ma il suo stato condiziona molto la qualità della tua vita e della tua pratica di yoga.
E’ determinante per la postura, per stabilizzare la colonna vertebrale e per l’equilibrio sia fisico che emotivo. E’ il flessore dell’anca e tende ad accorciarsi ed irrigidirsi con uno stile di vita sedentario e come conseguenza di perpetuati stati di stress. Perché come sappiamo questa è una parte del corpo che tende a somatizzare molto.
Se è teso porta ad annullare la naturale curvatura lombare, con conseguenti dolori alla schiena, perdita di forza e resistenza (dovuti proprio grazie alle curve fisiologiche della colonna) e questo assetto porta anche ad un accorciamento dei muscoli posteriori delle gambe diminuendo la flessibilità e la mobilità degli arti inferiori.
Prendertene cura è quindi un aspetto molto importante sia per il tuo benessere psicofisico che per eseguire in modo corretto e sicuro numerose posizioni di yoga.
Andiamo quindi a vedere gli esercizi che permettono sia di rafforzare che elasticizzare questo importante muscolo, che non a caso è chiamato anche “il muscolo dell’anima”.
N.B. Tieni presente che, anche se per semplificazione ho nominato solo questo muscolo, tutti i muscoli lavorano sempre in modo sinergico e sono talmente interconnessi e inseparabili che sono come un tutt’uno, infatti si parla di tutta la struttura muscolare come di un unico organo muscolare.
Come iniziare
Chiudi gli occhi e rimani qualche attimo in ascolto del tuo corpo e del tuo respiro, che diventa sempre più lento e profondo. Accenna un sorriso, e mantieni questa attenzione luminosa e sorridente per tutta la durata della pratica.
Come seguire le posizioni yoga per lo psoas
(Come sempre … le stesse posizioni ed esercizi vengono chiamati con nomi diversi da scuole e insegnanti diversi, non ti fare quindi confondere: quello che conta è la pratica.
Per mudra si intendono i movimenti guidati dal respiro e per asana si intendono le posizioni che vengono mantenute per qualche respiro in modo consecutivo.)
Per mudra si intendono i movimenti guidati dal respiro e per asana si intendono le posizioni che vengono mantenute per qualche respiro in modo consecutivo.)
1. Marjara Mudra il gesto del gatto.
Portati a carponi con le mani aperte la misura delle spalle e distanti dalle ginocchia per la stessa lunghezza del busto.
Inspirando solleva la gamba sinistra allungandola e potandola indietro e in alto, espirando piegala e porta in ginocchio vicino alla fronte. Ripeti 3 volte su di un lato e 3 sull’altro, aumentando progressivamente, fino ad arrivare a 12 ripetizioni.
2. Anjanasana la posizione della scimmia.
Appoggia il piede sinistro vicino alla mano sinistra, inspirando distendi la gamba sinistra e porta le mani sui fianchi, espirando piega il ginocchio fino a portarlo sopra il tallone. Ripeti 3 volte e poi mantieni la posizione quanto ti è possibile, partendo magari da pochi respiri fino ad aumentare progressivamente fino a 12 respiri. Ripeti sull’altro lato.
3. Navasana la posizione del vascello.
Siediti e solleva i piedi portandoti in equilibrio sul bacino, le braccia sono tese davanti a te. Inspira e distendi le gambe. Se la posizione è molto difficile piega un poco le ginocchia e aiutati con le mani per sostenere le gambe. Mantieni quanto possibile e con la pratica regolare aumenta gradatamente il mantenimento fino ad arrivare a 12 respiri. Fai attenzione a non caricare di inutili tensioni il collo e le spalle.
4. Setu Bhandasana la posizione del ponte legato.
Sdraiati sulla schiena, appoggia i piedi alla terra aperti la misura del bacino, le braccia sono distese ai lati del corpo. Se possibile afferra con le mani le caviglie e inspirando solleva il bacino da terra fino a formare un arco dalle spalle alle ginocchia. Mantieni la posizione dai 6 ai 12 respiri.
Se non riesci ad afferrare le caviglie avvolgile rispettivamente con 2 sciarpe o due cinture.
Se non riesci ad afferrare le caviglie avvolgile rispettivamente con 2 sciarpe o due cinture.
Come concludere.
Sdraiati sulla schiena e riposa per un poco, rimanendo in ascolto delle sensazioni che affiorano e del ritmo del tuo respiro spontaneo. Scivola su di un fianco e portati a sedere.
via PaneCirco
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